Dal 1°marzo al via le richieste per richiedere l’incentivo promosso dal Ministero del Turismo

FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

Si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

L’incentivo è gestito da Invitalia ed è promosso dal Ministero per il Turismo.

Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di: riqualificazione energetica; riqualificazione antisismica; eliminazione delle barriere architettoniche; manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri; realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali); digitalizzazione; acquisto o rinnovo di arredi.

Le agevolazioni sono rivolte a: alberghi; agriturismi; strutture ricettive all’aria aperta; imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale; stabilimenti balneari; complessi termali; porti turistici; parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea.

Sono previste due forme di incentivi:

  • contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
  • finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.

Tra le spese ammissibili vi rientrano quelle per: interventi di riqualificazione energetica delle strutture; interventi di riqualificazione antisismica; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, realizzati sia sulle parti comuni che sulle unità immobiliari; interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e.5), inclusi quelli relativi alle unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti; realizzazione di piscine termali; interventi di digitalizzazione; acquisto/rinnovo arredi, ivi inclusa l’illuminotecnica, le spese riguardanti beni; mobili, durevoli e ammortizzabili, strumentali all’attività d’impresa esercitata nell’ambito della struttura ricettiva relativamente alla quale è stata presentata la domanda di incentivo, ivi destinati e messi in uso, inclusi gli acquisti di mobili, componenti di arredo e componenti di illuminotecnica; le spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi, comprensive delle relazioni, delle asseverazioni e degli attestati tecnici, ove richiesti, nella misura massima del 2 % delle spese ammissibili.

Per la presentazione della domanda le imprese devono avere i seguenti requisiti:

  • gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
  • essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
  • avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
  • essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  • essere in regime di contabilità ordinaria;
  • essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
  • adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca;
  • contratto di finanziamento.

La domanda può essere presentata dal 1° marzo 2023 al 31 marzo 2023.

Per ricevere assistenza su questa misura potete contattarci cliccando qui o chiamando al numero 02.36538873