La linea green di Regione Lombardia è rivolta alle MPMI  per investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici sia attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.

Per accedere all’agevolazione le imprese devono rispettare i seguenti parametri:

  • avere almeno due bilanci depositati;
  • avere una sede operativa, oggetto dell’intervento, in Lombardia al momento della concessione della garanzia regionale;
  • rientrare nella classificazione da 1 a 10 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

La misura prevede due principali aree di intervento:

Area 1: PMI con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata in Lombardia;

Area 2: PMI con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata nelle zone della carta degli aiuti di Stato a finalità regionale in Lombardia (ex art. 107.3.c del TFUE di cui all’Aiuto SA.101134/2021/N). Sono, infatti, previste intensità di aiuto maggiori per i soggetti beneficiari che intendano realizzare l’investimento ubicata nelle zone previste dagli aiuti a finalità regionale.

L’Agevolazione prevista dal presente bando si compone di:
a) una Garanzia regionale gratuita su un Finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento;
b) un Contributo.
2. Il Contributo è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili a seconda del regime di aiuto applicato, mentre il Finanziamento assistito da Garanzia è volto a finanziare la quota parte non coperta dal Contributo, fino all’integrale copertura del 100% dell’investimento ammissibile e comunque entro il massimale di cui al successivo comma 4.
3. L’Agevolazione sotto forma di Contributo sarà, in ogni caso, concessa sino al concorrere dell’intensità di aiuto massima concedibile dal regime di aiuto prescelto (intesa come sommatoria del
Contributo e dell’ESL relativo alla Garanzia calcolato sulla base del metodo di cui al successivo art. B.1.c comma 6) senza che questo comporti un aumento della percentuale del Finanziamento. Tale meccanismo si verificherà anche nei casi di:
a) applicazione dell’art. 14 del GBER, laddove il Soggetto beneficiario dell’aiuto deve apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie o
mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico;
b) applicazione del regime de minimis, qualora vi sia il superamento del massimale disponibile.
Nel caso in cui il Contributo concedibile sia di importo pari a zero, l’intera Agevolazione non sarà
concessa.
4. In ogni caso la somma tra Contributo e Finanziamento assistito da Garanzia non potrà superare i 3.000.000,00 di euro. Il massimale è tale anche nel caso in cui venga presentato un investimento di valore superiore.

Alle imprese potrà essere riconosciuto un Contributo fino ai seguenti massimali:
a) in caso di applicazione del Regolamento de minimis: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis dell’impresa, considerata l’Agevolazione relativa alla
Garanzia espressa in ESL e anch’essa inquadrata in de minimis;
b) in caso di applicazione dell’art. 17 del Regolamento GBER: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e fino ad un massimo del 5% delle spese
ammissibili per le medie imprese;
c) nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale (ex art. 14 del Regolamento GBER):

  • per le zone individuate con il criterio 1 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di Pavia, Lodi, Como, Sondrio): pari al 30% delle spese ammissibili per le micro e piccole
    imprese e al 20% delle spese ammissibili per le medie imprese;
  • per le zone individuate con il criterio 5 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di Mantova e Cremona): pari al 25% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e
    al 15% delle spese ammissibili per le medie imprese.

 Tra le spese ammissibili vi rientrano quelle per:

a)acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware

b) acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabile, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa di cui alle lettere a), c), d), e)

c) acquisto e installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione

d) acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter

e) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore

f) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico

g) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping)

h) acquisto di software e licenze d’uso; costi per servizi software di tipo cloud e saas per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio, ammissibili solo in regime 3.13, de minimis e art. 14 del GBER

i) acquisizione di brevetti

j) opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci da a) a f) nel limite del 20% di tali voci di spesa

k) solo in regime 3.13 e de minimis, costi di formazione

l) solo in regime 3.13 e de minimis, spese tecniche di consulenza nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a i)

m) solo in regime 3.13 e de minimis, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere da a) a k).

Presentazione delle domande

Le domande si potranno presentare dal 7 febbraio 2024, salvo esaurimento delle risorse finanziarie

Per ulteriori informazioni su questa misura potete contattarci cliccando qui o chiamando al numero 02.36538873

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