Il Patent Box è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di marchi d’impresa (poi esclusi per le opzioni esercitate dopo il 31 dicembre 2016), di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Consente a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo, la parziale detassazione dei proventi derivanti dallo sfruttamento dei citati beni immateriali.

Aggiornamento al nuovo patent box

Con il provvedimento del 15 febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le regole attuative del nuovo Patent Box, la misura che prevede un regime di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali.

Tra le modifiche vi sono da un lato la maggiorazione, ai fini delle imposte dirette e dell’imposta regionale sulle attività produttive, è stata elevata dal 90% al 110%, dall’altro il campo di applicazione è stato ristretto alle spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo per il mantenimento, il potenziamento, la tutela e l’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelabili.

Possono fare domanda per il Patent Box 2022 tutti i soggetti titolari di reddito di impresa (imprese individuali, società di capitali, società di persone) in qualità di investitore “titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali”,  che svolgono attività rilevanti:

  • ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • innovazione tecnologica;
  • design e ideazione estetica;
  • attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

Sono escluse dal beneficio le imprese che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario, ed in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa.

Spese agevolabili:

l regime Patent Box permette di maggiorare del 110% le spese sostenute dall’investitore nello svolgimento delle attività rilevanti che riguardano determinati beni immateriali utilizzati, direttamente o indirettamente, nello svolgimento dell’attività di impresa:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali, compresi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti per modello d’utilità, brevetti e certificati per varietà vegetali e topografie di prodotti a semiconduttori;
  • disegni e modelli giuridicamente tutelati;
  • due o più beni immateriali di quelli appena descritti collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Sono ammesse le attività svolte dall’investitore mediante contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, nonché con società diverse da quelle che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa. In questo caso le attività devono esser svolte sotto la direzione tecnica dell’investitore attraverso il proprio personale.

Per utilizzo diretto si intende quello nell’ambito di qualsiasi attività aziendale che i diritti sui beni immateriali riservano al titolare del diritto stesso. Per utilizzo indiretto si intende la concessione in uso del diritto all’utilizzo dei beni immateriali.

Spese ammesse al Patent Box 2022

Tra le spese ammesse vi sono:

  • personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti;
  • materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti;
  • costi connessi al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

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