Il Bando Agrivoltaico offre contributi a fondo perduto e una tariffa incentivante agli investimenti in impianti Agrivoltaici, definiti anche “di natura sperimentale” perché devono integrare attività agricola e produzione elettrica.

Gli impianti agrivoltaici devono adottare congiuntamente

  1. soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
  2. sistemi di monitoraggio, sulla base di linee guida adottate dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria-CREA in collaborazione con il GSE (nel seguito: Linee guida CREA-GSE), che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.

I soggetti beneficiari della misura sono

a) imprenditori agricoli come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;

b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a).

L’agevolazione prevede

  • contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
  • tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

Possono accedere agli incentivi

  • nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti beneficiari di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a);
  • nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) e b).

Gli impianti devono garantire il rispetto dei seguenti requisiti

a) possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;

b) possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;

c) rispettano i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a);

d) garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;

e) gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;

f) sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;

g) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.

Il sistema agrivoltaico deve avere le seguenti caratteristiche

  • La superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico (Stot).
  • L’altezza minima dei moduli dell’impianto agrivoltaico avanzato rispetto al suolo deveconsentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici e rispetta, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati:
    • 1,3 metri nel caso di attività zootecnica (altezza minima per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame) e impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli in posizione verticale fissa;
    • 2,1 metri nel caso di attività colturale (altezza minima per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione).
  • La produzione elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato (FVagri) non è inferiore al 60 % della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento (FVstandard)
  • Sul terreno oggetto dell’intervento deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale. Il rispetto di tale condizione è verificato con le modalità stabilite dalle linee guida
    CREA-GSE.

La produzione elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico avanzato non è deve essere inferiore al 60 % della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento.

Sul terreno oggetto dell’intervento deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale. Il rispetto di tale condizione è verificato con le modalità stabilite dalle linee guida  CREA-GSE.

Sono ammissibili le spese per

a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);

b) fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;

c) attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;

d) connessione alla rete elettrica nazionale;

e) opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;

f) acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;

g) studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;

h) progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;

i) direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;

l) collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.

Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

Le domande potranno essere presentate dal 4 giugno 2024 al 2 settembre 2024.

Per ricevere assistenza su questa misura potete contattarci cliccando qui o chiamando al numero 02.36538873

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